Lista Stecchi irricevibile ?

Circolano voci secondo le quali la lista Stecchi, sarebbe stata esclusa per un errore di un impiegato comunale, che avrebbe detto allo Stecchi, che andava tutto bene anche senza il simbolo della lista Civica e per questo la Prefettura l’ha correttamente bocciata. A me  sembra un’ipotesi poco convincente, dal momento che non solo serve il simbolo, ma una dettagliata descrizione del medesimo e nelle istruzioni che ti danno in Comune, o che trovi ovunque, c’é ben scritto. Inoltre per evitare errori, la lista non la si consegna ad un semplice impiegato, ma la si porta alla Segretaria comunale, quale garante delle Istituzioni, che ha l’obbligo di un primo controllo. Senza simbolo e descrizione, é una lista irricevibile, ed amen. Ecco cosa dice la Legge:

All’atto della presentazione delle candidature, deve essere depositato – in triplice esemplare – il contrassegno della lista. Tale contrassegno deve essere riprodotto sui moduli su cui sono raccolte le firme dei presentatori (articoli 27, comma 1, e 29, comma 1, lettera g) della legge regionale 19/2013). A pena di ricusazione, non deve essere identico o confondibile con quelli già presentati fino a quel momento o con quelli notoriamente usati da altre formazioni politiche né può riprodurre immagini o soggetti di natura religiosa (articolo 30 della legge regionale 19/2013).
La mancanza della riproduzione grafica del contrassegno nei modelli di raccolta delle sottoscrizioni comporta la nullità delle stesse, né è sufficiente una sua descrizione (Consiglio di Stato – V Sezione, 3 maggio 1994, n. 410 e 14 novembre 2000, n. 6103).

Peccato perché lo Stecchi, al di la di tutti gli errori che ha commesso in questi 5 anni, sarebbe stato utile in Consiglio e il suo articolo di venerdì 25 aprile su Metropoli Chianti era il primo che condividevo, in ordine alle sue argomentazioni sulle figure di Paolo Saturnini e di Paolo Sottani. E’ per questo che lo pubblico qui sotto.

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